Mostra della "Via Crucis della Chiesa del Convento di S. Francesco" dei fratelli Vaccaro dal 7 al 30 Marzo 2016 Presso la Biblioteca Comunale di Barrafranca

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Nell'ambito dell'ambiente artistico siciliano della prima metà dell'800, in cui operarono Giuseppe Velasco, Giuseppe Patania, Tommaso Riolo ed altri, si inserisce la produzione neoclassica di GIUSEPPE VACCARO (1793-1866) e del fratello FRANCESCO (1808-1882), originari di Caltagirone. Giuseppe, allievo del Velasco a Palermo, oltre a dipingere, era rinomato per le sue sculture in legno; Francesco, anch'egli allievo del Velasco e del Patania, eseguiva da solo, ma spesse volte in collaborazione con il fratello, molti quadri sparsi per le chiese della Sicilia.
La fama della bravura dei fratelli Vaccaro arrivò anche nel nostro paese, dove furono chiamati per l'esecuzione di varie opere nelle principali chiese. Del 1818 è la tela della MADONNA DELLE GRAZIE, dipinta per l'omonima chiesa quasi sicuramente da Giuseppe a soli 25 anni. In seguito nel 1837 troviamo i fratelli Vaccaro a lavorare insieme per la chiesa dell'Itria nel dipinto di S. ROCCO; e per la chiesa del Convento di S. Francesco, dove realizzarono, oltre alla VIA CRUCIS del 1857, la tela dell'IMMACOLATA e probabilmente L'IMMACOLATA CORONATA DI STELLE e la STATUA DELL'IMMACOLATA. Infine presso la chiesa Maria S.S. della Stella i due fratelli dipinsero la MADONNA DEI RAGGI, mentre Francesco da solo eseguì nel 1859 la pala di S. ALESSANDRO.
La certezza che la Via Crucis della chiesa del convento di S. Francesco di Barrafranca sia stata dipinta dai Vaccaro è data dalla seguente scrittura che si trova dietro un loro dipinto presso gli eredi del Dott. Geraci: " I fratelli D. Giuseppe e D. Francesco Vaccaro da Caltagirone l'anno 1857 a spese e devozione del R. Bonaventura da Barrafranca, ministro provinciale, pinsero la Via Crucis della Chiesa (Convento)..."
Questa è forse la prima delle 5 Vie Crucis eseguite nello studio dei Vaccaro ed è la più ispirata nella sua drammaticità. Sembra che nella realizzazione dei vari quadretti gli autori, oltre a seguire lo stile neoclassico con cadenze puriste proprio del loro tempo, fossero influenzati dalla pittura e dalla moda secentesca. Si nota infatti qualche citazione di ascendenza caravaggesca, che in alcune Stazioni concorre a creare un pathos contenuto. Appare palese il coinvolgimento emotivo degli autori, il cui intento principale risulta quello di sollecitare la partecipazione dello spettatore ai vari momenti della passione di Cristo, caratterizzato in quasi tutte le Stazioni dalla tunica di colore azzurro.

Gaetano Vicari