CRITICA DI ANTONELLA BRANDI
Un recupero dell’estetica. Un’attenzione al bello secondo il giudizio che di esso Kant dà “il bello è l’oggetto di un piacere universale e disinteressato”. In questo senso le opere di Gaetano Vicari possono definirsi “belle”, a prescindere dal concetto e dalle finalità.
Belle di una bellezza che non può sfuggire ad alcuno perché essa non è l’impressione sensibile di un soggetto, ma è una categorica “bellezza aderente” corrispondente alle esigenze di unità, ordine ed armonia, esigenza che l’uomo, anche inconsapevolmente, ricerca comunque.
ANTONELLA BRANDI