ARTE ED ARTISTI A BARRAFRANCA (Aggiornato a Novembre 2015)

        Parlare di arte per me è molto facile perché sono cresciuto in mezzo ai colori, alle tele e ai pennelli. Ho visitato quasi tutte le mostre locali, in quanto mio padre, GAETANO VICARI, è uno dei pittori di Barrafranca (per me il migliore) conosciuto soprattutto per aver dipinto il quadro della Compatrona “Maria S.S. Della Stella”, attualmente venerata nella Chiesa omonima. Naturalmente mi asterrò dal giudizio critico sull’opera pittorica di mio padre, perché si potrebbe pensare essere di parte; comunque voglio riportare quello espresso su di lui dal grande artista contemporaneo ENRICO BAJ: “…la sua pittura è ammirevole perché ha radici profonde in una lunga e disinteressata passione”. Posso affermare anche e nessuno mi può smentire che GAETANO VICARI è stato colui che ha iniziato la tradizione pittorica barrese (a lui si deve la prima mostra di pittura organizzata nel 1967 nel nostro paese). Grazie alla sua iniziativa ed alla sua tenacia, altri hanno intrapreso l’attività artistica, alcuni anche con ottimi risultati. E’ innegabile che mio padre e la sua scuola, che ha formato artisti come Padre GIUSEPPE BONFIRRARO grande pittore e ritrattista, VIGI (GIUSEPPE VICARI) dall’originale ispirazione prettamente surrealista, ANTONINO MILAZZO, UGO AVOLA FARACI, LIBORIO CUCCHIARA, CALOGERO LANZA, ed infine CALOGERO MINGOIA, costituiscono ancora oggi un punto di riferimento per l’arte barrese.
        Verso la fine degli anni sessanta, cominciarono ad emergere a Barrafranca degli artisti che cercarono un linguaggio diverso dal tradizionale e a volte anche sperimentale. Mi riferisco in particolare a CARMELO OROFINO il quale, dopo un periodo informale, prendendo spunto dal realismo, è arrivato ad uno stile pittorico originale e poetico Peccato che la sua genialità artistica non si sia manifestata con continuità nell’arte pittorica! Da ricordare anche GIUSEPPE OROFINO e GAETANO OROFINO, fine cesellatore di sbalzi in rame; LIBORIO TOMASELLO, precursore delle attuali installazioni; SALVO CATALANO e GIOVANNI MAUCERI  con i loro quadri surreali; SALVATORE COSTA, dalla tematica particolare e personalissima; ANGELO TAVELLA, pittore e ceramista; ROBERTO CAPUTO artista dalla vena realista e decoratore dei famosi carretti siciliani; GIUSEPPE PUZZANGHERA, che oltre al lavoro di pittore, si dedica a quello di stucchista e decoratore.

    In questo periodo EMANUELE PINNISI, con le sue sculture d'avanguardia emotivamente deformate e demistificate, raggiunge una meritata fama in Argentina.

         Vive ed opera a Cene (Bg) ALESSANDRO AMOROSO, pittore realista, la cui produzione è degna di Pietro Annigoni, artista di cui il nostro ha frequentato lo studio. 

        I Bevilacqua hanno dato a Barrafranca molti artisti, ma mi preme ricordare la pittura dell’architetto ANGELO BEVILACQUA dalle pennellate violente e strazianti e dalla sensibilità estremamente lirica. Di recente si è distinto GIUSEPPE BEVILACQUA per le sue terracotte dal gusto classicheggiante che rivisitano il mondo del Mito, e per le sue ceramiche. Alla ceramica si dedica pure GIOVANNI RUGGERI, dopo un’esperienza artistica che lo ha portato a contatto con i migliori artisti nazionali ed internazionali presso “l’Atelier sul Mare” di Castel di Tusa.
        Anche le donne hanno un ruolo importante nella vita artistica barrese. ADRIANA SATARIANO, MARIA LUISA SPAGNOLO, MARIA COSTA, SILVIA PATERNO’, ROSA FARACI, ADRIANA NAVARRA, LUCIA COLLERONE ed altre… portano avanti un discorso pittorico dal cromatismo spesse volte tenue e delicato, accostandosi al soggetto presentato con sensibilità e con sfumature chiaroscurali che ne alleggeriscono i contorni.
        Per quanto riguarda la scultura, due nomi mi vengono subito in mente ALESSANDRO BONFIRRARO e GIUSEPPE CRAPANZANO. Il primo, oltre a realizzare potenti sculture in legno, si dedica anche con successo alla pittura; il secondo scolpisce dei bassorilievi in marmo dalle forme nitide e levigate. GINO FARACI si è fatto conoscere per le sue opere in ferro battuto e per le pirografie, e ANGELO SALVAGGIO per le sue statue ispirate a modelli classici.
        Non mancano nel panorama del mondo artistico barrese i pittori naif. GIUSEPPE MELI, GIUSEPPE MUSOLINO e FILIPPO ALEO raggiungono dei risultati felici, con un modo di dipingere immediato, perfettamente rapportato alla semplicità del tessuto pittorico ed alla sintesi delle immagini proposte.
        Voglio ricordare infine altri barresi che si dedicano all'arte, le nuove leve e gli artisti emergenti che, con le loro opere innovative e d’avanguardia, cercano di rinnovare l’arte nel nostro paese. Mi riferisco a CARMELO ACCARDI, SALVATORE ALEO, NINO AMORE, GIOVANNI AMOROSO, LINA ARENA, VALENTINA AVOLA, FRANCESCO BALSAMO, GAETANO BEVILACQUA, VALENTINA BONINCONTRO, MASSIMO CALABRESE, LUIGI COSTA, CHIARA CRAPANZANO, MARIA STELLA FARACI, KATIA FLAMMA', STEFANIA GIUNTA, GIOVANNI GRILLO, ANGELA INGALA, SALVATORE INGALA, GAETANO INVIDIATO, ANTHONY LA PUSATA, SALVATORE LIGOTTI, Sac. BENEDETTO MALLIA, LILLO MAROTTA, LIBORIO MESSINA, SANTO NICOLETTI, STELLA NICOLOSI, TALITA OROFINO, FRANCESCO PATERNO' e DENISE TAMBE' (DEFRA), GIUSEPPE PATERNO', GAETANO PUZZANGHERA, ANGELICA RUGGERI, GIUSEPPE RUGGERI, PASQUALE RUSSO, GIUSEPPE SALAMONE, ESTELLA SALDIGLORIA, SALVATORE SALDIGLORIA, ADRIANO SALVAGGIO, CONCETTA SCIASCIA CANNIZZARO, ANGELO SICILIANO, GIUSEPPE SICILIANO, MICHELA SICILIANO, NINO SOTTILE, ERIKA SPAGNOLO, GINO STRAZZANTI, VALENTINA TAVELLA, GIUSEPPINA TROPEA, ANGELO TUMMINO, ROSETTA VITALE, YURI ZUCCALA'…il cui denominatore comune è sicuramente l’uso di un linguaggio realista tendente ad una certa astrazione, e l’ideologia progressista e a volte contestatrice. Alcuni di questi artisti operano nel nord Italia. 

       Un discorso a parte merita STEFANO CUMIA che, dopo essersi creato uno spazio tutto originale nell’ambiente artistico palermitano, attualmente si sta facendo conoscere a Milano dove si è trasferito ed opera. Nel 2015 è stato uno dei protagonisti del prestigioso Premio Cairo. (Di recente la Rivista "Arte-Mondadori" gli ha dedicato un ampio servizio).

         Desidero ricordare, infine, uno dei grandi artisti del passato il mio trisavolo GIUSEPPE FANTAUZZO (Barrafranca 1851-1899), che ha lasciato al nostro paese molte opere. tra cui i bellissimi stucchi della chiesa Maria S.S. della Divina Grazia, quelli della chiesa Maria S.S. dell'Itria e la dolcissima statua di S. Luigi nella chiesa Maria S.S. della Stella.
        Questo mio scritto, che non vuole essere una panoramica esauriente dell’arte nel nostro paese, riporta delle semplici impressioni di un osservatore attento alla materia. Tra quelli non nominati è immancabile che possano esserci dei validi artisti…Per concludere vorrei far riflettere i lettori sulla seguente e sostanziale distinzione tra pittori che si dedicano all’arte con continuità, passione e sacrifici…e dilettanti che dipingono sporadicamente e che possono quindi definirsi “pittori della domenica”.
                                                                                      PIETRO VICARI
    
       

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